PAOLO VITELLI, L’INTRAPRENDENTE VISIONARIO


Recentemente è venuta a mancare la figura più rappresentativa e di spicco della nautica italiana del dopoguerra: Paolo Vitelli. Inutile menzionarlo come fondatore di Azimut e poi di Azimut Benetti. Lo sanno tutti.

Vorremmo qui ricordare alcuni passaggi della sua lunga vita imprenditoriale, che non è stata limitata alla nautica, ma ha spaziato in vari altri campi, dall’imprenditorialità nell’hotellerie in Val d’Aosta alla rappresentanza associativa.

Nel 1969 sorge la stella di Paolo Vitelli. Nasce Azimut, originata da una passione e da un passatempo, che poi si sarebbe trasformata in un’attività industriale d’avanguardia, nel più grande produttore mondiale di motoryacht e mega e giga yacht a motore, diventando un trend setter di soluzioni e applicazioni tecniche e tecnologiche, punti di riferimento per tutto il settore.

Intraprendente, immaginifico, spregiudicato, visionario, ma sempre con dei parsimoniosi piedi per terra, Paolo Vitelli assieme a un amico comincia a noleggiare barche a vela al pubblico torinese. Importa poi motoryacht inglesi, scoprendo un filone ancora in esplorato. Ma la sola attività commerciale non lo soddisfa a sufficienza e a soli 24 anni estende l’attività alla produzione. Introduce concetti derivati dall’automotive, di cui Torino era allora ancora capitale, lanciando sul mercato scafi semplici, efficienti, ricchi di innovazioni, che consentiranno l’avvicinamento al mare a nuove generazioni di armatori. Ma al contempo il lancio del più grande motoryacht in vetroresina a stampo, il Failaka di 31 metri, venduto alla famiglia Onassis.

Il salto di qualità e di impegno avviene nel 1985 con l’acquisizione di Benetti, un vero cantiere, il più famoso d’Italia. Negli stessi anni Paolo Vitelli si lancia alla conquista del Blue Ribbon, l’avvincente traversata atlantica senza rifornimento: il Gruppo si trova così al centro della cronaca internazionale, sportiva e mondana.

Parallelamente vengono introdotte innovazioni e tecniche mai viste prima. Dai vetri incollati dell’AZ 43, ai vetri discendenti o rotanti mossi elettricamente, soluzioni importate dal mondo automobilistico, al garage e alla vasca jacuzzi sul flying bridge del 100 Jumbo, al rivoluzionario layout del 46 con la cabina vip al centro, Azimut viene copiata dai cantieri di tutti i continenti, dagli europei, ai nordamericani, ai sudamericani.

La tecnologia è stato un altro obiettivo fortemente perseguito da Vitelli, un leit motiv progettuale e produttivo che ha caratterizzato l’excursus cinquantennale dell’azienda e che dalle iniziali soluzioni mutuate e importate tout-court dall’automotive è passata a introdurre soluzioni tecniche tipiche del mondo nautico, dalla laminazione a infusione, a un uso sempre crescente del carbonio per le parti della sovrastruttura con lo scopo di alleggerire l’intero manufatto e di abbassarne notevolmente il baricentro per una migliore efficienza energetica ma anche per una più calibrata distribuzione dei pesi e una sempre migliore tenuta di mare.

Anche nella comunicazione Azimut continua a essere un’azienda di riferimento. Nel 2018 Vitelli ha esposto un S7, 21 metri, alla Triennale Design Week di Milano, nello spazio antistante l’ingresso principale del Palazzo dell’Arte sede della Triennale. Nel 2019 un Azimut S6, 18 metri, sbarca nella celebre Times Square di New York, con un’esclusiva installazione organizzata e realizzata con la collaborazione di Design Pavilion. Nel 2023 un esordiente Sedeck 6 viene esposto in una piscina a Milano in occasione del Salone del Mobile.
Presidente di UCINA, oggi Confindustria Nautica, per due mandati, dal 1998 al 2006 Vitelli diede un fortissimo impulso all’internazionalizzazione della nautica italiana, promosse la Legge sulla nautica del 2013 “Disposizioni per il riordino e il rilancio della nautica da diporto e del turismo nautico” e l’introduzione del leasing nautico italiano.
Insignito della laurea in ingegneria meccanica Honoris Causa dal Politecnico di Torino, da marzo 2013 a settembre 2015 è stato deputato della Repubblica, eletto nella Lista Scelta Civica con Monti per l’Italia ed è stato membro del Comitato per la Sicurezza della Repubblica (COPASIR) e delle Commissioni Trasporti e Finanza.
Dopo aver festeggiato i primi 50 anni dell’Azimut che hanno portato il cantiere a diventare il primo protagonista mondiale della nautica a motore, Paolo Vitelli ha passato il testimone della gestione dell’impresa alla figlia Giovanna, nelle cui mani sta la responsabilità dei prossimi decenni.