Al Seatec 2024 continuiamo a trattare il tema sempre più sentito dall’industria e dagli utenti della sostenibilità, ovvero di come ridurre l’impronta carbonica e il bilancio di emissioni di gas serra nel pianeta.

Quest’anno affrontiamo un tema all’ordine del giorno, ovvero la produzione, distribuzione, costo e rendimento dell’HVO, Hydrotreated Vegetable Oil, ovvero uno dei combustibili paraffinici alternativa al diesel raffinato da petrolio, a basso contenuto di zolfo e aromatici. Sono derivati da una varietà di fonti, le più comuni includono gas naturale, carbone, oli vegetali e grassi animali. L’olio vegetale idrotrattato HVO, nello specifico, è un combustibile simile al diesel che può essere prodotto senza lo sfruttamento di risorse fossili, ma mediante la lavorazione di lipidi di scarto rinnovabili (come olio vegetale, sego o olio da cucina usato, tutti costituiti da idrocarburi paraffinici). A volte viene chiamato diesel rinnovabile o diesel verde.

Ne parlano, presentano e discutono i pregi, i vantaggi per l’utenza e per l’ambiente, i limiti, i costi e le diversità dal gasolio da fonti fossili giovedì 14 marzo alle ore 12 nell’area convegni di Seatec Giuseppina Pisaniello, Head of Specialties and Additive di ENI, primo produttore nazionale di HVO, Alessio Palmieri, ingegnere, di MTU Italia, Iacopo Senarega, R&D Project Manager di Azimut | Benetti.